550 Litri di latte usati, un’attesa di 12 mesi per una forma da 30 kg e tu vuoi sprecare le croste del Parmigiano Reggiano?!
Fosse trattata chimicamente potrei capirlo, sono tanti i formaggi in cui il consumo della crosta è sconsigliato per questo motivo, ma non è il caso del Parmigiano. Difatti, la sua crosta si differenzia dal resto della forma poiché la soluzione salina in cui viene immersa durante le prime fasi di lavorazione la disidrata. La conseguenza? E’ più scura, più dura e saporita del formaggio che in cucina significa solo una cosa: è una bomba se sai come usarla!!
Il mio obiettivo, oggi, è darti non uno ma 4 modi per utilizzare e mangiare anche le croste di Parmigiano Reggiano!
Se poi cerchi ricette col Parmigiano Reggiano sul sito ne trovi tantissime 😉
Croste di Parmigiano Reggiano
Prima di partire con le ricette ecco alcuni utilissimi consigli:
- conservale in frigorifero in un contenitore ermetico o in un sacchettino di plastica, puoi anche accumularne un po’ e poi usarle, tanto si conservano per mesi;
- nel caso facessero un po’ di muffa in superficie non preoccuparti, lavale bene e grattala via col coltello, potrai usarle lo stesso;
- prima di usarle lavale o, ancora meglio, lasciale in ammollo in acqua tiepida così le ammorbidirai e sarà più facile usarle.
- Sì, questi consigli valgono anche per altre croste edibili di formaggio.
Crema di croste di Parmigiano Reggiano
Uno tra i modi più classici e apprezzati per usare le croste di Parmigiano. Certo, un’ottima crema di Parmigiano si ottiene anche unendo del formaggio grattugiato a panna o latte, ma con le croste diventa più saporita e “più green”!
Qui trovate la ricetta degli gnocchi alla crema di Parmigiano della foto, ma ora vi spiego come farla con le croste.
Ammollate le croste in acqua tiepida il giorno prima, così saranno più morbide. Scolate l’acqua, tagliate le croste a pezzi piccolini e copritele con del latte in un pentolino capiente.
Fate cuocere a fiamma bassa per 30-40 minuti, finché saranno morbide, quindi aggiungete pepe e noce moscata. Con un frullatore bello potente mixate tutto fino a rendere una crema, non dovranno rimanere croste intere. Nel caso la vogliate più liscia potete filtrarla e gli “scarti” di croste diventano un ottimo “elemento goloso” su qualsiasi zuppa; nel caso la vogliate più densa potete aggiungere un cucchiaio di amido di mais e far rapprendere sul fuoco.
Questa crema è ottima con la pasta, nel risotto ma anche con la carne!
Croccanti, in padella
Due semplici mosse per un risultato da leccarsi i baffi.
Ammolliamo le croste di Parmigiano Reggiano per tempo, meglio se già il giorno prima, per renderle belle morbide ed eliminare le impurità.
Le asciughiamo e le mettiamo in una padella bella calda, unta leggermente con olio evo o burro (oppure sopra a un pezzetto di carta forno se non volete aggiungere grassi), quindi le facciamo rosolare su entrambi i lati per 3-4 minuti.
In pochissimo porterete in tavola delle “bistecche” di formaggio croccanti fuori e filanti dentro.
Popcorn di Parmigiano
Uno snack sfiziosissimo che ho preparato per un progetto col Consorzio Vacche Rosse e che ha avuto grande successo.
Ingredienti
Croste di Parmigiano Reggiano
Un filo d’olio extravergine d’oliva
Rosmarino -a piacere-
Procedimento
Ammollate le croste di Parmigiano Reggiano in acqua tiepida, almeno un giorni prima, poi sciacquatele, asciugatele e tagliatele a cubotti piuttosto piccoli.
Ora potete cuocerle in due modi:
-in padella col filo d’olio e il rosmarino a insaporire, per qualche minuto a fiamma alta e tenendo mescolato;
-in forno a 190°C con olio e rosmarino, per almeno 10 minuti, fino a renderle croccanti.
E’ probabile che durante la cottura i residui di Parmigiano Reggiano si sciolgano e facciano da “collante” tra le croste, se succede non preoccupatevi, dovrete solo separare i cubotti quando si saranno raffreddati.
Zuppe e creme di verdura
La Nonna non vi ha mai insegnato che dentro alla zuppa, alla crema di verdura o al minestrone ci si mette la crosta di Parmigiano?! La mia sì ed è stato uno dei trucchi culinari migliori che potesse darmi!
Oggi, nei miei primi piatti brodosi, non manca mai e, anzi, ce la litighiamo sempre tutti!
Prova a metterla nella pasta e fagioli oppure nella zuppa di cipolle e vedrai, o meglio, sentirai